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Fuoco di paglia (a Fede)

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Il viso gonfio quasi

tumefatto e gli occhi,

un tempo bei pianeti,

sbarrati sul baratro

del disfacimento

che esplode ormai

come un geyser

avvelenato.

Tutto questo ha potuto

la chemio, regina crudele

di un mondo d'ombre

e il terrore continua

ad avanzare, spazzando

la bellezza in un angolo

dietro il salotto buono.

 Celina Di Marco - 07/04/2014 11:37:00 [ leggi altri commenti di Celina Di Marco » ]

Un pugno nello stomaco. Veramente tutto è vanità, anche la bellezza e la salute.
E la cosa peggiore è che il male non ha colpito solo gli organi, ma ormai è penetrato anche nell’animo, distruggendo ogni forma di speranza.
Rimane solo la preghiera per questa creatura condannata.
Un abbraccio.

 Lorenzo Mullon - 07/04/2014 11:24:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

eppure non posso immaginare che tra i pianeti sbarrati sul baratro non si apra almeno un piccolo lago, da cui tracimi l’acqua verso tutto il nero che c’è

 Fiammetta Lucattini - 07/04/2014 11:01:00 [ leggi altri commenti di Fiammetta Lucattini » ]

Fede è conosciuta anche da diversi poeti della Recherche, avendo partecipato ad una cena di natale particolarmente riuscita.
Ha sempre amato la bellezza, che ha cercato di plasmare nelle sue creazioni artistiche.
Qualcuno ne ricorda il bel volto dalle fattezze botticelliane.
Ora la malattia non le sta risparmiando nulla, e di fronte al suo terrore di "agnella sacrificale", anch’io sono rimasta molto turbata.
Ringraziandovi, chiedo un pensiero particolare per lei e per la sua famiglia.

 Loredana Savelli - 05/04/2014 23:01:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Terribile. Ma con la poesia tu osi, perché la vita osa.

  Cristina Bizzarri - 05/04/2014 10:54:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Poesia dove il pieno d’amore, la paura e la tenerezza non confliggono. Terribile questa bellezza.

 Adielle - 05/04/2014 09:34:00 [ leggi altri commenti di Adielle » ]

Non so come dire ci provo: in questa tua poesia c’è il senso di una verità senza scampo che mi mette i brividi, mi fa paura (mio padre si è sottoposto a chemioterapia ma non c’è stato niente da fare)
e sono consapevole che la poesia non sia una pillola da indorare.
La mia riflessione è che ci vuole coraggio a rivolgersi ad una persona cara in certi termini che tengano conto sia del dolore che della verità,per questo reputo coraggiosa la tua poesia nel mantenere la giusta distanza.
Un caro saluto.

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